In questo articolo parliamo del mutuo aziendale e dei mutui a livello più generale.
Ma che cos’è un mutuo aziendale? Quali altre tipologie di mutui esistono? Come fare ad accedere a un mutuo? Quale genere di garanzie vengono richieste?
Queste sono solo alcune delle domande che immediatamente sorgono nella nostra mente quando iniziamo a considerare la possibilità di accendere un mutuo. Perché diciamolo chiaramente, il pensiero di dover pagare per anni una quota fissa ogni mese è una prospettiva che spaventa tutti noi, specialmente in questo periodo in cui l’epidemia di Covid-19 è arrivata a destabilizzare anche la nostra economia.
Consapevoli di questa incertezza diffusa abbiamo deciso di scrivere questo articolo per chiarire un po’ di concetti base sul mutuo aziendale vi abbiamo già spiegato le caratteristiche, i costi e i vantaggi del mutuo fondiario, e del mutuo liquidità
Se il mutuo liquidità nasce dall’esigenza di far fronte a spese inaspettate o magari per finanziare un progetto o un acquisto urgente qualunque esso sia, il mutuo fondiario, invece è previsto soltanto per l’acquisto e/o costruzione di un immobile ad uso abitativo e per la ristrutturazione dello stesso.
Oggi invece parliamo di un’altra tipologia di mutuo, il mutuo aziendale caratterizzato da precise caratteristiche e condizioni di apertura.
Se volete saperne di più continuate a leggere questo articolo!
Mutuo aziendale: guida alle soluzioni finanziarie per sviluppare la tua impresa
Iniziamo questo nostro articolo dedicato al mutuo aziendale specificando bene di cosa si tratta.
Il mutuo aziendale è molto simile al mutuo tradizionale ovvero quella tipologia di finanziamento definita e regolata dall’art. 1813 del Codice civile che consiste in un contratto che coinvolge da un lato la banca che si impegna ad erogare una certa quantità di denaro, e dall’altro il richiedente che si impegna a restituire la stessa quantità di denaro erogata.
Solitamente i mutui vengono accesi per l’acquisto di una casa o, come abbiamo visto nell’introduzione nel caso del mutuo liquidità per ottenere denaro contante da investire in azienda.
Il mutuo aziendale si pone a metà tra questi due estremi essendo finalizzato non all’acquisto di un immobile privato, bensì al tipico investimento aziendale utile per aumentarne la produttività e la redditività.
Tramite il mutuo aziendale è possibile, ad esempio acquistare o ristrutturare capannoni, uffici, magazzini di stoccaggio merci, negozi che serviranno ad aumentare la produttività dell’impresa richiedente.
A seconda della finalità per cui viene richiesto si distingue in:
- Mutuo edilizio: viene concesso dalla banca per finanziare la costruzione di un immobile,
- Mutuo per la ristrutturazione: viene concesso dalla banca per finanziare opere di ristrutturazione interne all’azienda.
Vediamo adesso i destinatari di questa tipologia di mutuo e le diverse tipologie nel prossimo paragrafo.
Mutuo aziendale: destinatari e tipologie
Il mutuo aziendale è, ovviamente, destinato a qualunque tipo di imprenditore:
- Lavoratori autonomi;
- Artigiani,
- Agricoltori.
Sono diverse le tipologie di mutuo che possono essere attivate e che differiscono l’una dall’altra a seconda del tasso di interesse:
- Mutuo a tasso fisso: il tasso di interesse non varia per tutta la durata del finanziamento;
- Mutuo a tasso fisso con ammortamento differito: prevede la possibilità di posticipare il pagamento della prima rata;
- Mutuo a tasso variabile: varia a seconda delle fluttuazioni dei mercati internazionali ed è “agganciato” all’Euribor che lo fa variare ogni tre mesi;
- Mutuo a tasso variabile con ammortamento differito: anche in questo caso si prevede la posticipazione del pagamento della prima rata;
- Mutuo a tasso misto: consente di modificare nel corso del tempo il pagamento e di applicare un tetto massimo che non può essere superato.
Le condizioni
Vediamo adesso quali sono le condizioni richieste per accendere questa tipologia di mutuo:
- Essere titolari di un conto corrente presso la banca alla quale si richiede il mutuo;
- Rispettare i requisiti di idoneità richiesti dalla banca;
- Pagamento delle rate concordate con la banca nel piano di ammortamento;
- L’erogazione della somma richiesta in una unica soluzione da parte della banca;
- Richiesta di un’ipoteca su un bene immobile come garanzia a tutela della banca;
- Suddivisione delle rate in una quota capitale (che serve a ridurre l’ammontare del debito in essere) e in una quota interessi (quest’ultima costituisce il compenso della banca per la messa a disposizione del prestito).
Se questo articolo vi è sembrato utile, se volete altri consigli o informazioni sul mondo dei prestiti continuate a leggere gli articoli che abbiamo scritto per voi.
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