Le banche sono pronte ad erogare prestiti automatici fino a 25 mila euro a PMI e negozianti colpiti dagli effetti disastrosi dell’emergenza Covid-19.
Questo è ciò che prevede il decreto sulla liquidità varato dal Consiglio dei ministri, che porterà altre novità importanti per la salvaguardia delle imprese e delle attività commerciali italiane.
Prestiti automatici fino a 25 mila euro a pmi e negozianti: il decreto
Il decreto sulla liquidità, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 6 aprile, ha stabilito un ampliamento della portata del fondo di garanzia per le PMI che stanno subendo ripercussioni a causa dell’emergenza Covid-19.
Sono previsti prestiti automatici fino a 25 mila euro a pmi e negozianti, che non dovranno più attendere la valutazione del merito creditizio da parte degli istituti bancari. In poche parole, piccole imprese, professionisti ed esercenti non dovranno più aspettare il consenso del fondo di garanzia PMI, il quale gli garantirà il 100% del credito erogato.
Ma il decreto sulla liquidità stabilisce altre novità interessanti per salvaguardare l’economia delle piccole imprese attualmente in difficoltà.
Vediamole insieme.
Prestiti automatici fino a 25 mila euro e le nuove garanzie
Come avete visto, grazie al nuovo decreto, le banche si preparano a concedere prestiti automatici fino a 25 mila euro alle piccole imprese, ai professionisti e ai negozianti, senza effettuare la valutazione del merito creditizio.
Oltre ai prestiti automatici fino a 25 mila euro, sono previste anche garanzie fino al 100% dei prestiti bancari concessi (che saranno al 90% a carico dello stato e al 10% a carico dei confidi) e fino a 800 mila euro, per tutte quelle imprese che hanno ricavi fino a 3,2 milioni di euro: in tal caso, però, ci sarà l’obbligo di valutazione finanziaria e di andamento dell’attività.
L’ultima novità, infine, riguarda l’introduzione di garanzie fino al 90% del prestito bancario per le imprese fino a 5 milioni di euro, che non saranno più sottoposte alle valutazioni sulla tenuta finanziaria e sull’andamento dei conti.
Questi sono gli elementi che reggono l’accrescimento della portata del fondo di garanzia per le PMI italiane, dove il rischio degli istituti di credito privati viene coperto totalmente dallo Stato per assicurare liquidità immediata alle aziende colpite durante l’emergenza Covid-19.
Inoltre, secondo il decreto, i comuni e le regioni avranno la possibilità di aprire sezioni del fondo di garanzia, in modo da contribuire con le proprie risorse economiche allo sviluppo delle imprese e delle attività del loro territorio di competenza.
Export: il sostegno del Decreto sulla Liquidità
Il nuovo decreto parla anche di alcune misure a sostegno del credito all’esportazione. Attraverso Sace Spa, infatti, verranno mobilitati 200 miliardi di euro a garanzia degli esportatori.
In particolare, un coordinamento tra la Farnesina e il dicastero dell’economia metterà a disposizione nell’immediato 50 miliardi di euro per l’export, e nel 2021 altri 200 miliardi di euro destinati a nuovi investimenti per far ripartire il paese sui vari mercati.
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