Piano di Ammortamento: il metodo francese e il metodo italiano

Quando parliamo di mutui è inevitabile sentir spesso il concetto di “piano di ammortamento“. Vediamo insieme in questa mini guida di cosa si tratta e come funziona un piano di ammortamento quando lo richiediamo per l’acquisto di una prima casa o di una seconda casa.

Piano di Ammortamento: le due tipologie

Per piano di ammortamento di un mutuo si intende il piano di pagamento che divide il debito in varie rate. Le rate del mutuo sono definite da una quota capitale e da una quota residuale di interesse.

La quota capitale rappresenta il denaro richiesto in prestito e spalmato per un arco di tempo che le parti hanno determinato; la rata capitale invece altro non è che la redistribuzione per il suddetto arco di tempo dell’importo relativo al tasso di interesse.

Due sono le tipologie e/o metodi di ammortamento che vengono utilizzati in Italia:

• metodo francese
• metodo italiano

Cosa vuol dire? È semplice, se si sceglie il piano ammortamento francese andremo a calcolare il nostro piano basandoci sulla Rata Costante, se invece si sceglie la modalità “all’italiana” ci baseremo sul Capitale Costante.

Differenze tra il metodo francese e il metodo italiano

Sono due le modalità tipiche che caratterizzano il sistema bancario in Italia. La più utilizzata dagli istituti di credito è certamente quella del metodo francese, non mancano però altri metodi che vengono usati non di rado, uno fra tutti il piano ammortamento italiano.

Metodo Francese

Con il metodo così detto “francese” il calcolo delle rate viene effettuato affinché tutte le rate siano di uguale importo e con una quota di interessi inizialmente molto alta e decrescente nel tempo.

Nel metodo francese la quota degli interessi parte molto bassa per poi salire con il tempo, pertanto, in caso di estinzione anticipata del mutuo, il capitale da restituire al momento dell’estinzione anticipata risulterà sempre piuttosto elevato!

Metodo Italiano

A differenza del metodo francese, nel metodo italiano tutte le rate nel tempo non vengono pattuite di uguale importo, il loro importo anzi decresce con il proseguire dei mesi.

Per comprendere meglio le differenze tra i due metodi si deve tenere presente che in un qualsiasi piano di ammortamento tutte le rate in questione sono sempre composte da una “quota capitale” e da una “quota interessi” sul capitale residuo.

Altre Tipologie di Piano Ammortamento

Non esistono soltanto il metodo francese e il metodo italiano per quanto riguarda l’ammortamento di un mutuo: la situazione, almeno in Italia, è ricca di eccezioni di rilievo, “metodi” meno diffusi ma non per questo di minore qualità.

Piani crescenti o decrescenti

Esistono anche piani a rate crescenti o decrescenti quando si accende un mutuo pertanto piani con quote di rimborso che possono diventare più o meno sostanziose nel tempo.

Piano d’ammortamento libero

Chi ha invece entrate discontinue durante l’anno (ad esempio, i lavoratori stagionali) può trovare conveniente un piano d’ammortamento libero, il quale prevede la rateizzazione della sola quota di interesse lasciando al mutuatario la libertà di restituire la quota capitale quando lo desidera, all’interno – si intende – di determinate finestre temporali comunque predeterminate. 

Piani a rata fissa ma con tasso e durata variabile

Esiste sul mercato un piano di ammortamento super flessibile? Sì uno in particolare! Stiamo parlando dei piani a rata fissa ma con tasso e durata variabile. Devi sapere che con questo tipo di Piano di ammortamento la composizione della rata varia di continuo in rapporto al variare dei tassi di interesse e pertanto il pagamento prosegue ad oltranza in base all’oscillazione dei tassi fino a che non viene estinto l’intero importo del mutuo.

Piano Ammortamento: sintesi

Avete capito che che cos’è un piano ammortamento? Bene, adesso facciamo una veloce sintesi dei principali metodi utilizzati, e poi lasciamo a voi il calcolo piano ammortamento per trovare quello più adatto alle vostre esigenze!

• Piano ammortamento francese: si tratta del metodo più diffuso in Italia e può essere utilizzato sia per i mutui a tasso fisso sia per quelli a tasso variabile: nei primi anni del piano ammortamento si pagano più gli interessi, mentre nella seconda parte si paga di più la quota capitale. Vantaggi: la rata è costante per tutta la durata del finanziamento;
• Piano ammortamento italiano: in tal caso, le rate comprendono una quota capitale fissa durante il piano di rimborso e una quota di interessi che diminuisce mese dopo mese. Vantaggi: il consumatore restituisce il capitale residuo più velocemente, quindi gli interessi rimborsati alla fine del mutuo sono più bassi;
• Piano ammortamento tedesco: questo metodo è molto simile a quello francese, con la differenza che qui viene richiesto il pagamento della quota di interessi in anticipo. Vantaggi: la rata è costante fino all’estinzione del mutuo;
• Piano ammortamento americano o inglese: prevede la richiesta simultanea del mutuo e del piano di investimento (che permette il rimborso delle rate del mutuo) e la rata fissa riguarda solo gli interessi. Vantaggi: il peso degli interessi passivi del mutuo è inferiore;
• Piano ammortamento libero: qui la rata è composta solo dalla quota di interessi e viene calcolata in base al capitale residuo e alla periodicità del finanziamento. Vantaggi: come vi abbiamo spiegato, il richiedente può restituire la quota capitale quando vuole, rispettando ovviamente le scadenze previste dal contratto di mutuo.

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