Il sogno di ogni appassionato di cani è quello di poter aprire un allevamento. Essere circondato da cuccioli festanti, seguirne la crescita, far felici tante famiglie affidandogli un nuovo amico da coccolare per tutta la vita. Le emozioni per un allevatore sono veramente infinite.
Ma, prima di lasciarsi andare alla gioia di veder nascere le prime cucciolate, è necessario preparare l’ambiente idoneo e a norma di legge e disbrigare tutte le pratiche burocratiche necessarie a far partire l’attività. Per questo può essere molto utile conoscere dove reperire finanziamenti per aprire un allevamento di cani, a quali fondi è possibile attingere e se ci sono bandi di contributi a fondo perduto per questa affascinante attività.
Requisiti e normative per allevare cani di razza
Se la scelta della razza di cani da allevare è a discrezione dell’allevatore, e sarà scelta in base alla passione, alle preferenze caratteriali, estetiche o di lavoro, i requisiti per poter intraprendere un allevamento a livello professionale e che diventi una fonte di reddito primaria, sono abbastanza rigidi.
La prima grande distinzione, rilevante anche al fine di trovare contributi, agevolazioni o finanziamenti per aprire un allevamento di cani di razza, è la differenza fra attività amatoriale e imprenditoriale.
La prima è svolta come hobby e non richiede particolari requisiti. Il proprietario di una cagna di razza che faccia alcune cucciolate occasionali, rientra in questa categoria. Non ottiene un reddito considerevole e continuo dall’attività e non è la sua fonte di reddito principale.
In questo caso, non servono particolari requisiti. Una cucciolata può essere fatta nascere ed allevata anche in casa, soprattutto nel caso di razze di taglia piccola.
Al contrario, l’attività di allevamento cinofilo professionale è una vera e propria azienda. Per essere definita tale, l’allevatore deve possedere almeno cinque fattrici e produrre almeno trenta cuccioli l’anno. Se questi requisiti sono rispettati, può richiedere la qualifica di imprenditore agricolo professionale, e l’attività rientra fra le imprese agricole.
Per questo, le strutture dove saranno ospitati gli animali devono sottostare al rispetto delle leggi sul benessere animale in vigore, e dovranno essere localizzate in un’area agricola, secondo i requisiti sanitari e normativi previsti dal comune e dal servizio veterinario della ASL di zona. Si consiglia, prima di intraprendere l’attività, di contattare gli istituti preposti al controllo per avere tutte le delucidazioni e le indicazioni necessarie a partire nella maniera corretta.
I contributi per aprire un allevamento di cani a livello professionale possono essere ricercati fra i finanziamenti a fondo perduto per l’agricoltura.
Finanziamenti per aprire un allevamento di cani: contributi e agevolazioni
Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) è l’organo che emette i fondi per coprire i bandi di contributo per il settore agricolo. Le agevolazioni sono concesse in accordo con i singoli Stati Membri e distribuite attraverso bandi che possono essere statali o regionali. La legge che regola l’emissione dei bandi di contributi è la 135/97; essa pone condizioni particolarmente vantaggiose per i giovani, per lo sviluppo delle aree rurali e svantaggiate e per l’imprenditoria femminile.
Per assicurarsi di cogliere tutte le opportunità è molto importante, prima di iniziare l’allevamento cinofilo, rivolgersi a un professionista o una delle organizzazioni professionali del settore agricolo, come la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) o la Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti).
Quanto costa aprire un allevamento cinofilo?
Come ogni attività imprenditoriale, anche chi voglia cimentarsi nell’allevamento di cani di razza dovrà prevedere un investimento iniziale che gli permetta di svolgere al meglio questo appassionante lavoro.
La spesa maggiore riguarda la costruzione e l’adeguamento dei locali. Dovranno essere previsti ambienti attrezzati per il ricovero degli animali, spazi esterni recintati per la sgambatura, sale dedicate ai parti e alle cure dei cuccioli durante le prime settimane di vita e un ambiente idoneo dove preparare i pasti per i cani presenti.
Per essere a norma, inoltre, dovrà essere previsto l’allaccio alla rete elettrica e idrica, oltre all’allaccio alla rete fognaria.
Un altro investimento importante sarà dato dall’acquisto dei soggetti riproduttori. Un cane di razza, idoneo e con le giuste caratteristiche estetiche e caratteriali per diventare un buon riproduttore, può costare svariate migliaia di euro, in base alla razza. Più l’allevamento sarà grande, quindi, più questa spesa influirà sul budget iniziale da considerare.
Infine, potrà essere previsto un mezzo adatto al trasporto degli animali, utile per eventuali viaggi dal veterinario e per imparare le corrette basi di convivenza con l’uomo. È possibile contare su varie possibilità di finanziamenti per aprire un allevamento di cani che vadano a coprire tutte queste spese. Le agevolazioni riguardano, generalmente, tassi di interesse agevolati per i prestiti agricoli, finanziamenti a fondo perduto per i progetti approvati o fondi di garanzia per permettere l’avvio dell’attività.
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