Oggi parliamo di estinzione anticipata del mutuo. Dovete sapere che qualsiasi contratto di mutuo permette al richiedente del mutuo di estinguerlo anticipatamente. Vediamo insieme quando questa condizione si verifica e come la legge italiana regola questa particolare circostanza.
Cosa vuol dire estinzione anticipata del mutuo?
Vuol dire che ogni contratto di mutuo consente di rimborsare alla banca (o al soggetto che ha erogato il prestito) l’importo finanziato prima della scadenza contrattuale.
Per la Legge Bersani (decreto n. 7/2007, convertito nella legge n. 40/2007), l’estinzione anticipata del mutuo per l’acquisto della casa non prevede nessuna penale da parte del mutuatario, a patto che il finanziamento sia stato pattuito a partire dal Febbraio 2007, dunque non in data antecedente.
Per tutti i mutui concessi in precedenza purtroppo la legge prevede delle penali. La legge n. 40/2007 che ha assorbito il decreto Bersani ha comunque mitigato il tutto riducendo gli importi delle penali e stabilendo un tetto massimo.
Estinzione Parziale Mutuo
Quando si effettua un’estinzione parziale del mutuo a poco a poco con dei versamenti il mutuatario inizia ad eliminare il debito residuo.
Attenzione perché nel caso di mutuo prima casa, se è stato sottoscritto prima di Aprile 2007, la penale da pagare viene comunque calcolata solo sull’importo restituito in anticipo.
Altra caratteristica particolare di questa forma di estinzione parziale è che incide in maniera proporzionale sull’entità della rata, a seconda dell’importo che viene restituito anticipatamente alla banca. Se previsto dal contratto, è anche possibile mantenere la stessa rata accorciando la durata del rimborso.
Estinzione Completa Mutuo
A differenza della estinzione parziale qui il versamento che estingue il mutuo viene fatto tutto in una volta con un unico versamento che in sostanza risolve definitivamente il contratto tra il mutuatario e l’istituto di credito.
Questo tipo di operazione oltre al pagamento della penale che vene eseguito da un mutuo concesso anteriormente all’Aprile 2017, comporta comunque alcuni costi aggiuntivi.
Si tratta di spese di tipo amministrativo e di interessi maturati dalla banca nel periodo che intercorre tra il versamento dell’ultima rata e il periodo che determina l’effettiva estinzione del mutuo, interessi questi ultimi che vengono chiamati “dietimi giornalieri”.
Conviene estinguere il mutuo? E se conviene, quando conviene farlo?
Domandone da 100.000 punti questo. E’ conveniente estinguere un mutuo nei casi di piano di ammortamento alla francese (che poi è quello che utilizzano la maggior parte di banche oggi in Italia) proprio quando si è all’inizio del rapporto di debito/credito con la banca, non prima.
Conviene in questa fase proprio perché la maggior parte degli interessi non sono stati ancora versati. Più si va avanti con il rapporto tipico del mutuo e meglio è tenere la situazione invariata.
Documenti Necessari per Estinguere un Mutuo
Quali sono i documenti necessari per estinguere un mutuo? Basta una raccomandata a/r indirizzata alla banca che ha erogato il mutuo con all’interno ben espressa ed evidenziata la volontà di estinguere il debito in anticipo rispetto alla naturale scadenza, chiedendo inoltre di procedere al calcolo della somma da corrispondere.
Attenzione perché anche in questo caso se il mutuo è stato sottoscritto in data anteriore all’Aprile del 2007 è necessario presentare anche una Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà che certifica i requisiti necessari per l’applicazione delle penali ridotte introdotte dalla Legge Bersani.
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