La vita purtroppo ci mette di fronte a situazioni difficili: la perdita del lavoro o un problema di salute possono rendere incapaci di pagare le rate del mutuo e di mettere in pericolo la stabilità finanziaria della propria famiglia.
Se la banca non riceve il pagamento delle somme che le sono dovute, può chiedere al tribunale di espropriare la casa del debitore e di metterla in vendita all’asta per rifarsi sul ricavato.
Questo significa in molti casi portare una famiglia a perdere la casa senza nemmeno saldare completamente il debito alla sua base. La vendita all’asta tuttavia raramente genera un ricavato tale da coprire per intero le esigenze del creditore.
Questo porta il creditore ad aggredire le altre fonti di reddito del debitore e il suo conto corrente per trovare appagamento alle proprie pretese. Il debitore, d’altro canto, non può più richiedere finanziamenti e aprire nuove carte di credito, subendo grandi limitazioni alle proprie possibilità di ripartire.
Saldo e stralcio immobiliare: perché conviene
Il saldo e stralcio immobiliare è una conveniente pratica introdotta dalla legge 145/2018 per negoziare i debiti con banche e finanziarie quando sono presenti oggettive difficoltà di rimborso.
Il debitore propone un accordo bonario di chiusura “a stralcio” della precedente posizione debitoria attraverso il pagamento di un importo minore di quello dovuto in origine. I creditori, da parte loro, accettano di rinunciare alle proprie pretese in cambio del pagamento della somma ridotta.
Possono chiedere il saldo e stralcio:
- Contribuenti in stato di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012 (cosiddetta Legge del sovraindebitamento).
- Persone fisiche dall’Isee del nucleo familiare non oltre a 20 mila euro
- Soggetti sprovvisti di conto corrente o fonti di reddito pignorabili (o li ha già pignorati)
- Soggetti privi di beni pignorabili (o chi possiede beni già pignorati).
Non esistono dei termini ufficiali entro i quali si può ricorrere al saldo a stralcio. Di sicuro è una pratica accettabile quando la propria situazione finanziaria risulta già in sofferenza
oppure quando la banca giudica improbabile tornare in possesso delle somme dovute.
La velocità con la quale si è disposti a pagare la cifra pattuita incide sull’importo concordato, che in alcuni casi può raggiungere anche uno stralcio del 50 o dell’80% sul totale.
Ovviamente le banche in genere non accettano immediatamente la proposta, ma prima valutano attentamente la convenienza dell’offerta.
Se il saldo a stralcio viene rifiutato, il creditore può decidere di proseguire facendo emettere decreto ingiuntivo nei confronti dei beni del debitore, cercando di aggredire la busta paga oppure i beni del debitore.
Il saldo e stralcio ha dalla sua il pregio di offrire ai creditori una somma sicura in tempi brevi, rispetto all’esito incerto delle vendite all’asta. Anche se l’importo previsto è minore di quello di partenza permette di evitare i tempi lunghi previsti dalla vendita all’asta e di i continui deprezzamenti del bene immobile che si producono ogni volta che una seduta d’asta finisce deserta.
Il saldo e stralcio può essere praticato anche nel caso di immobile sottoposto a procedura esecutiva, siccome l’eventuale accordo transattivo tra creditore e debitore interromperebbe il processo esecutivo, che altrimenti culminerebbe nel pignoramento e nella vendita forzata dell’immobile all’asta.
Saldo e stralcio immobiliare: perchè rivolgersi ai consulenti imobiliari
Come abbiamo visto, il saldo e stralcio è una pratica molto vantaggiosa, un’occasione per ricominciare la propria vita liberi dal fardello dei debiti pregressi.
Il fatto che sia conveniente, non significa automaticamente che sia una pratica alla portata di tutti. Servono competenze e conoscenza della materia per sapere come muoversi, come gestire la trattativa per portarla a compimento con tutti i creditori.
I consulenti analizzano il caso in questione e producono un’offerta appetibile per i creditori e gestiscono le trattative affinché vada in porto.
I consulenti immobiliari che fanno le veci dei clienti si occupano di raggiungere un accordo valido per tutte le parti in causa, e di fare sì che tutti i creditori sottoscrivano l’accordo. Importante è ricevere un documento di rinuncia agli atti che metta al sicuro da eventuali pretese dei creditori basate sul titolo di debito originario.
Lascia un commento