Sempre più spesso oggi ricorriamo al servizio della lavanderia self-service, molto utile per chi lavora e ha poco tempo da dedicare al bucato, ma anche per le famiglie numerose, per chi viaggia, per chi non ha spazio per stendere. Un grosso vantaggio è quello di avere il servizio di asciugatura, rapido e a buon mercato che ci toglie il compito di fare quelle lunghe distese di panni e di stare a guardare se fa bello o cattivo tempo. Per questo non è affatto male l’idea di farlo diventare un business e cercare finanziamenti per aprire una lavanderia self service.
Lavanderia self service: finanziamenti, vantaggi e come aprirla
Nelle lavanderie self service si possono lavare anche i piumoni invernali e asciugarli e in poco tempo si riesce a ripiegarli nell’armadio puliti e profumati, perché le lavatrici sono molto capienti. Altro vantaggio compreso nel prezzo è che troviamo il detersivo e l’ammorbidente. Il nostro bucato si manterrà profumato fino a nuovo lavaggio.
Anche se sono diventate assai numerose, tante persone pensano di aprire una lavanderia self service per il poco impegno richiesto nella gestione, permettendo così di farlo anche come secondo lavoro o rimanendo a casa e visionare il locale con un sistema di videosorveglianza.
Non richiede nessun titolo di studio o corsi di preparazione, né licenza o attestati, solo la pazienza per avviare un iter burocratico, come avviene per ogni attività peraltro.
Dobbiamo trovare il locale adatto per la nostra lavanderia self service, ampio e di cui possano usufruirne più persone contemporaneamente, con un parcheggio comodo, una zona relax dove mettere anche delle sedie per i clienti che aspettano il servizio finito, un cambia monete, dei tavoli e una posizione che abbia visibilità in zona di passaggio o vicino ai centri commerciali dove c’è un gran giro di persone.
Iter burocratico per aprire una lavanderia self service
La scelta e l’acquisto dei macchinari per una lavanderia self service è forse l’impegno maggiore in quanto sono assai costosi e devono avere delle caratteristiche di qualità, efficienza e durata, lavare in tempi rapidi con un ottimo risultato e risparmio di energia e detersivo.
Un’asciugatrice che riduca il tempo investito, risparmiando energia e sia dotata di un sistema di controllo dell’umidità in grado di rilevare quando i capi sono asciutti senza essiccarli prevenendo la loro usura, ha un costo da non sottovalutare. Inoltre ci servirà un fornitore di fiducia per l’acquisto di detersivi e ammorbidenti. Tutto questo investimento sarà comunque ampiamente ripagato nel tempo e, per avviare l’attività, sarà possibile sfruttare finanziamenti e contributi.
A questo punto, dunque, possiamo iniziare la parte burocratica vera e propria per l’apertura della lavanderia. All’apertura della partita IVA seguirà l’iscrizione al registro delle imprese, la Comunicazione di inizio attività al Comune, la comunicazione all’ARPA con il controllo della conformità degli scarichi fognari, con l’ottenimento di tutte le idoneità igienico-sanitarie da parte dell’Asl, e l’apertura della posizione Inps per il versamento dei contributi.
Per avere accesso a maggiori possibilità di finanziamento, ma anche di guadagno nel tempo, potrebbe essere una buona idea affiancare un reparto di stireria oppure di tintoria dando vita ad una azienda artigiana e potendo così usufruire dei contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati che posso coprire fino al 50% della somma necessaria per aprire.
Con un locale che va dai 30 ai 50 mq in buone condizioni, secondo i macchinari utilizzati, 3 o 4 lavatrici e 2 asciugatrici, con uno scarico fognario adeguato, impianto a norma di legge si calcola una spesa iniziale di 40.000-50.000 euro.
Quanto guadagna una lavanderia self service?
Valutando bene i costi che ci sono nel gestire una lavanderia self service possiamo dire che il guadagno è assicurato. Almeno fino a pochi mesi fa… oggi l’energia ha subito un aumento vertiginoso, di conseguenza anche gli altri costi di manutenzione, dalla fornitura di detersivi alla manutenzione dei macchinari. Sperando che si possa rientrare presto in una situazione di normalità e facendo i conti su quella base, si può prevedere una media di circa 300 euro al giorno di incasso, al quale vanno tolti il costo dell’energia, l’affitto del locale, le spese di detersivi e sanificazioni, le tasse. Considerando che non necessita di personale, il guadagno è buono. Con queste cifre si potrebbe pensare di recuperare la spesa iniziale in 2-3 anni.
Naturalmente si potrebbe aumentare il guadagno con un piano comunicativo e promozionale efficace, inserendo all’interno aree dedicate ai bambini e agli animali, rendendo il locale accogliente anche con un piccolo bar composto da macchine caffè, oppure offrendo giornali e riviste, insomma facendo quel qualcosa in più che attiri i clienti.
Da prendere in considerazione l’idea di aprire la nostra lavanderia self service in franchising che ci permetterà con poca spesa di ottenere agevolazioni e semplificazioni per quanto riguarda la progettazione e l’allestimento. In più questa soluzione ci assicura di poter avviare l’attività con un marchio conosciuto.
Non tutti i franchisor lavorano per le lavanderie self service, ritendo l’attività poco gestita. Dobbiamo quindi informarci su quali sono i migliori franchisor che ci possono aiutare. Fra questi ne troviamo alcuni famosi per la loro qualità nel servizio e caratteristiche vantaggiose come:
- Lavagettone;
- Bloomest Laundry;
- Self service Wash;
- Bluwash;
- Wash & Dry.
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