Con la crisi nel mondo del lavoro che c’è in questo periodo, si cerca di trovare qualche alternativa alle lunghe file fuori dall’ufficio del lavoro, dove l’unica cosa certa sono le tante carte da firmare e pochi posti di lavoro disponibili. Mettersi in proprio, essere imprenditore di sé stesso, sembra essere un modo sicuro per lavorare e guadagnare qualcosa quindi, fra le possibilità c’è quella di aprire un supermercato. Dove trovare i finanziamenti?
Bisogna intanto passare all’azione con il progetto iniziale che, nero su bianco, ci dia una lista di azioni da compiere. Prima di ogni altra cosa c’è da guardarsi in giro e cercare uno spazio disponibile che possa servire allo scopo. L’ambiente adatto deve avere delle misure specifiche che vanno da 200 a 399 mq per un minimercato e da 400 a 2500 mq per un supermercato. Oltre si parla di ipermercato.
I primi passi per aprire un supermercato
Trovato l’ambiente adatto e scelto la tipologia di vendita, inizia un iter burocratico per l’apertura del supermercato che parte dalla scelta di un commercialista di fiducia che dovrà preparare i documenti necessari per:
- Apertura della partita IVA con il giusto codice ATECO 47.11.20;
- Iscrizione al Registro delle Imprese;
- Comunicazione di inizio Attività al comune;
- Apertura delle posizioni Inps e Inail;
- Ottenimento del permesso per esporre l’insegna;
- Formazione HCCP con attestato di idoneità;
- Installazione di un Pos per i pagamenti.
Andrà infine aperta la posizione con la banca, per il conto aziendale.
Burocrazia e adempimenti per l’apertura di un minimarket o di un supermercato
La banca è di primaria importanza soprattutto se dovrà finanziare il progetto di apertura del supermercato, che ha bisogno di un investimento di circa 50.000 € per un minimarket e fino a 100.000 € euro e più per un supermercato. Naturalmente i costi variano secondo la tipologia di negozio che vogliamo avviare.
Il punto vendita deve essere dotato di un parcheggio appropriato, anch’esso regolato da leggi specifiche che vogliono ogni posto auto di m. 2,5 per m. 4,5 e un posto per disabili di almeno di m. 3,20 di larghezza, con 1 posto ogni 50 posti auto.
Espletate tutte le formalità, modulistica e pratiche per la struttura, si può pensare a organizzare il punto vendita con l’acquisto di banchi frigo adatti al consumatore per servirsi da solo, banconi di vendita, scaffalature, attrezzature varie per il servizio al banco, zona casse, macchinari, magazzino, allestimento della cucina, bagni dotati di strutture per disabili con antibagni spogliatoio per il personale e infine un ufficio dove poter gestire gli ordini e il personale, effettuare i pagamenti e la gestione delle fatture.
Supermercato in franchising e allestimento
C’è anche la soluzione più facile, ovvero quella di aprire il supermercato in franchising. Attraverso un canone mensile, ci permetterà di contare su un rapporto di collaborazione basata su un accordo dove uno staff tecnico ci segue dall’inizio, con un supporto costante che va dalle pratiche burocratiche fino all’apertura del locale finito.
Rimane sempre un vincolo con i collaboratori che, nel caso ci fosse la decisione di vendere il negozio, l’acquirente deve essere approvato dalla casa madre.
Se invece si agisce in proprio sarà opportuno seguire la logica della qualità con l’inserimento di prodotti artigianali e locali che non si trovano in altri punti vendita, fidelizzare il cliente con promozioni e offerte e allestire i prodotti rispettando le regole del tutto pieno, cioè fare in modo che gli scaffali sembrino molto pieni senza spazi vuoti e ciò si può fare alternando oggetti verticali con oggetti orizzontali.
L’esposizione dell’orto frutta deve dare l’impressione del freschissimo, quindi verdura e frutta sempre nebulizzata con acqua e rinfrescata ogni giorno.
Normative e idoneità
Per aprire un supermercato le normative sono esigenti e complesse come in ogni negozio dove si trattano i generi alimentari o nella loro preparazione o somministrazione.
Ci sono norme in vigore per quanto riguarda la formazione che prevedono un corso da seguire che sostituisce il vecchio libretto sanitario, dove viene rilasciato un attestato di idoneità alla conservazione, manipolazione, commercializzazione e produzione delle sostanze alimentari secondo quanto previsto dai Regolamenti Europei 852/04 e 178/02
Questo certificato di idoneità per il supermercato è molto complesso dato che il metodo di lavoro è diverso secondo le tipologie, gastronomia, macelleria, cottura dei cibi, vendita di pane, verdura e altro. Per ogni reparto verrà seguito un piano di autocontrollo che riporta i vari punti critici e le linee da seguire scrupolosamente per quanto riguarda l’igiene.
Ogni giorno il personale incaricato dovrà seguire personalmente le varie fasi delle lavorazioni e delle pulizie e riportarli poi a fine giornata sulle schede apposite.
La mancata applicazione del sistema HACCP o non eseguita correttamente è punita con una sanzione amministrativa che va da euro 1.000 a euro 6.000.
La scadenza, quindi il rinnovo del corso di formazione HACCP è diverso da regione a regione, da 2-3-4-5 anni.
Finanziamenti per aprire un supermercato: facciamo chiarezza
Se pensiamo di aprire un supermercato in franchising, detta anche affiliazione commerciale, dobbiamo sapere che dovremmo commercializzare i prodotti e servizi utilizzando il marchio della casa madre e dovremmo darle una percentuale sul fatturato o una commissione d’ingresso. Avremmo però l’assistenza tecnica e la consulenza di personale specializzato che si occuperà di assistenza e formazione, costi organizzativi e pubblicitari, maggiori opportunità di accedere al credito e rischi contenuti.
Se invece vogliamo maggiore indipendenza e la completa gestione del nostro punto vendita dobbiamo rivolgersi a una banca che, valutato il nostro stato patrimoniale le aspettative di fatturato del supermercato, ci daranno un credito basato anche sull’età. Ci sono oggi per i giovani che dai 18 ai 35 anni che vogliono aprire una attività, delle agevolazioni che si chiamano proprio: Nuove imprese a tasso zero. È un incentivo che prevede per loro il tasso zero fino al 75% del contributo erogato. C’è poi anche il Piano garanzia Giovani per chi vuole aprire in questo anno 2022.
Per chi invece è disoccupato, donna, o nuova startup ci sono prestiti a fondo perduto che possono essere erogati senza obbligo di restituzione del capitale o degli interessi, senza garanzia di un garante e vengono concessi a chiunque ne faccia richiesta se appartiene a queste categorie.
Se siamo di età sopra i 35 anni spetterà alla banca valutare ed erogare il prestito per aprire il supermercato secondo i criteri già descritti sopra.
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