Oggi andiamo a dare un’occhiata a quei prestiti per imprese in difficoltà. Se da un lato gli istituti di credito e le finanziare cercano sempre di non scoprirsi troppo di fronte a imprenditori insolventi è pur vero che esistono soluzioni di finanziamento per chi, grazie ad un’attività di tipo economico, è in difficoltà.
Le difficoltà di un’impresa oggi
Le difficoltà di un’impresa oggi in Italia sono le più disparate. Tolto il primo grande scoglio su cui chi intraprende il percorso imprenditoriale ovverosia, validare il proprio prodotto sul mercato così come il modello di business prescelto nella fase di business plan, ecco che l’imprenditore incontra in una seconda fase due temibili ostacoli (forse i più tosti in assoluto) che possono condizionare la crescita della sua impresa: il team e il capitale.
Quando un’azienda perde capitale o comunque non riesce ad avere una redditività sufficiente da mantenere il conto economico in positivo ecco che va in difficoltà, e di aziende in difficoltà, complice la crisi degli ultimi anni, l’Italia ne è purtroppo piena.
Dove possiamo richiedere finanziamenti per imprese in crisi
Ecco che per chi non lo sapesse, anche se non è facile accedere al credito per un impresa seppur in “acque non difficili”, alcune speranze per chi è in difficoltà ci sono.
Uno dei fondi più importante è quello istituito dalla Cassa Depositi e Prestiti, che vede anche l’intervento del SACE (Agenzia per l’Assicurazione del credito) che garantisce per le imprese che sono in difficoltà e accoglie domande di finanziamento.
In pratica le aziende in difficoltà si rivolgono il più delle volte a fondi ad hoc anche se in ogni caso non è esclusa la possibilità di interpellare banche e finanziarie.
Attenzione anche al Cosme che è rivolto alle piccole e medie attività e consente di ottenere prestiti fino a 150.000€. lnnorvfin ed è rivolto a tutte quelle imprese così dette innovative e pertanto finanzia progetti di ricerca e sviluppo in diversi ambiti. C’è anche l’EaSI – il Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale che dà manforte alle imprese in difficoltà.
Entità del prestito: liquidità per aziende in crisi
Diciamo che in questi casi all’impresa in difficoltà viene erogata una cifra (di solito non superiore alle 50,000€) adeguata unicamente per risolvere i problemi nello specifico.
L’imprenditore in difficoltà per ottenere questo tipo di prestito avrà l’onere di documentare con cura tutto il profilo finanziario della propria società dovendo in alcuni casi anche dimostrare l’urgenza del prestito, in sostanza l’azienda in questione avrà sempre comunque l’onere di dimostrare di essere una società in difficoltà prima di poter accedere a questo tipo di finanziamento.
Per ulteriori informazioni relativi ai prestiti per imprese in difficoltà ecco che ti consigliamo di dare ulteriormente un’occhiata alla nostra mini guida interamente dedicata ai finanziamenti alle imprese fondo perduto!
Prestiti per aziende Covid
I prestiti per le imprese in difficoltà, colpite dal Covid 19, o comunque tutte le manovre di sostegno alle imprese con difficoltà economiche emanate a seguito della pandemia sono da annoverare in altre “forme di prestiti” per imprese. Nel senso, qui i finanziamenti che un’azienda può chiedere sono garantiti dalla legge La Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178 del 2020) all’art 13.
Le caratteristiche del finanziamento devono necessariamente sottostare ad alcuni parametri che qui sotto vi elenchiamo
- si tratta di un finanziamento che viene garantito fino al 90% dal Fondo di Garanzia per le PMI.
- durata massima di 72 mesi;
- l’importo non deve essere superiore a uno dei seguenti parametri, (alternativi tra loro)
- il 25% del fatturato 2019;
- il doppio della spesa salariale annua del personale dell’azienda richiedente in riferimento al 2019 o per l’ultimo anno disponibile;
- non deve essere superiore al fabbisogno per costi del capitale di esercizio e per quanto riguarda i costi di investimento nei successivi 18 mesi, nel caso di piccole e medie imprese, e nei successivi 12 mesi, nel caso di imprese con un numero di addetti non superiore a 499.
- non deve essere superiore, ai ricavi delle vendite e delle prestazioni per le imprese, caratterizzate da cicli produttivi ultrannuali, sommati alle variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti per l’anno 2019.
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